Neurofeedback e ADHD

Il Neurofeedback Dinamico non lineare è un software e una tecnica avanzata di allenamento cerebrale che permette al cervello di migliorare la sua plasticità attivando – attraverso l’ascolto di musica – un processo naturale di autoregolazione e autocorrezione.
 
Le interruzioni nel flusso della melodia, attivate dal fatto che i sensori posti sul cuoio capelluto rilevino una variazione dell’attività celebrale “degna di nota”, portano il cervello a interrogarsi sul proprio funzionamento, in modo tale che possa focalizzarsi sugli squilibri che si sono cristallizzati nel corso del tempo e autoregolarsi, creando nuovi schemi e nuove soluzioni, attraverso un processo di allenamento costante e attraverso una miglior capacità di settarsi sul qui ed ora e sulle risorse positive di cui dispone.
Come si è visto in altri articoli su questo sito, il Neurofeedback Dinamico non lineare – come dimostrato da numerosi studi preliminari – ha già dimostrato di poter promuovere benefici in numerosi aspetti in grado di migliorare il benessere psicofisico dell’individuo e di aiutare a mitigare alcune condizioni psichiche disfunzionali (ansia, vissuti depressivi, somatizzazioni, panico, insonnia, acufeni etc.) siano esse prese singolarmente o associate ad alcune patologie (disturbi d’ansia, disturbi depressivi, disturbi del sonno, ADHD etc.). L’ADHD  si caratterizza, in particolare, per un deficit che causa livelli invalidanti di disattenzione, disorganizzazione e/o iperattività-impulsività una compromissione nel funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo. Spesso, inoltre, permane in età adulta, la presenza è stimata in circa il 5% dei bambini ed il 2,5% degli adulti.
 
Tra le componenti su cui il Neurofeedback ha dimostrato di poter agire vi sono anche l’impulsività, l’irrequietezza, le difficoltà di concentrazione e attenzione e di memorizzazione, componenti queste associate come si è visto soprattutto al disturbo di ADHD e agli altri disturbi evolutivi e dello sviluppo che spesso sono in concomitanza, come i disturbi dell’apprendimento, trauma dello sviluppo e anche autismo, come riportato sulla rivista “Psicoterapia cognitiva e comportamentale”. Sarebbe dunque consigliabile intervenire precocemente – meglio ancora se in concomitanza a un trattamento psicoterapeutico/psicofarmacologico – e trovare sollievo a tali condizione anche grazie al Neurofeedback Dinamico per evitare una cristallizzazione della sintomatologia con una tecnica non invasiva e priva di effetti collaterali.
Fonti:
ADHD – Cause, sintomi e trattamento del disturbo (intherapy.it)
Neurofeedback Dinamico – Neuronet
Neurofeedback dinamico ® – Centro PSIché (centropsichemantova.it)
“Psicoterapia cognitiva e comportamentale” – vol 29, n.2 giugno 2023, p 167.

* Dynamical Neurofeedback Neurottimo non è un dispositivo medico bensì uno strumento di general wellness, non si sostituisce ad alcuna terapia medica o psicoterapeutica ma va considerato un allenamento della mente.